VIBRA 9001
VIBRA-9001 è la prima vibrodina meccanica con attuatore lineare, progettata per applicazioni nel settore dell’ingegneria civile, in grado di generare forzanti di ampiezza costante al variare della frequenza.
VIBRA-9001 nasce dalla collaborazione tra EnginLab e DRC e appartiene alla famiglia delle macchine elettrodinamiche sviluppate e commercializzate con il brand LiTeM.
La struttura della vibrodina VIBRA-9001 è realizzata completamente in alluminio. Questo la rende particolarmente maneggevole e facilmente trasportabile all’interno della struttura da indagare senza l’ausilio di macchinari per il sollevamento e la movimentazione, riducendo i tempi e i costi di installazione.
Le masse poste in movimento dal motore lineare sono modulari e facilmente collocabili sulla slitta superiore, consentendo di generare differenti forzanti a seconda delle esigenze.
Mediante il sistema di controllo RTC 9000-VIBRA e relativo tool software SHAKER è possibile impostare i valori di frequenza di oscillazione (a step o con funzione sweep in frequenza) ed i tempi di permanenza alle frequenze desiderate.
La vibrodina lineare VIBRA-9001 può controllare l’ampiezza della corsa effettuata dalla slitta ottenendo così forzanti costanti e opportune anche a basse frequenze; cosa impossibile con le normali vibrodine a masse rotanti.
Con il Controllore Real Time RTC 9000-VIBRA bi-assiale (due assi indipendenti o simultanei) e il SHAKER Software Tool è possibile controllare due VIBRODINE contemporaneamente impostando lo sfasamento tra loro a piacimento oppure facendole lavorare in maniera indipendente.
Il motore lineare della slitta viene pilotato dall’azionamento LiTeM serie EM20 incluso nel kit.
I 4 canali in sola lettura presenti sul Controllore permettono l’acquisizione di altrettanti accelerometri installati sulla struttura.
La vibrodina VIBRA-9001 è indispensabile in tutte le attività di identificazione dinamiche con tecniche EMA (Experimental Modal Analysis) e in tutti i casi in cui sia necessario disporre di una forzante opportuna e costante anche a basse frequenze di sollecitazione.
*Si consiglia, quando possibile, di utilizzare le apposite tarature in situ per la corretta stima della resistenza a compressione del calcestruzzo provato.
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